Ti sei mai sentita persa, senza punti di riferimento?
Io mi sento così da qualche anno, ammetto.
Di solito è lo stato d’animo che precede o dà il via a un grande cambiamento.
La famosa trasformazione.
Sto ancora aspettando…
Mi sento spesso come il due di pentacoli dei Tarocchi che, con una stabilità precaria e barcollante, cerca di tenere in equilibrio due mondi, uno in una mano e uno nell’altra.
Allora prendo le mie Rune, le tengo tra le mani con amore, e ne estraggo una.
Oggi ho sorriso quando ho aperto gli occhi e avevo Dagaz tra le dita.
Come a volermi dire: “ma fatti una risata e smetti di rompere!”
Già, perché Dagaz è una Runa che esprime gioia, come la domenica mattina col Sole e niente da fare, come ballare in mutande per casa, mentre mia figlia ride senza scherno delle mie movenze, perché le mie forme generose ballonzolano parecchio… ma guai a lamentarmi con lei dei miei chili di troppo, si arrabbia tanto e mi impartisce l’ordine di darle il buon esempio amando me stessa con tutte le mie cicce, e io obbedisco.
Con Dagaz si smette di prendersi sul serio, finalmente!
Oltre a questo bellissimo messaggio, vitale direi, Dagaz è la nuova alba, metafora dell’illuminazione dopo un periodo difficile e incerto.
La sua forma ricorda una farfalla, se avete avuto l’onore di assistere al miracolo di una farfalla che esce dal bozzolo, avrete scoperto che ha le ali “spiegazzate” e sembra abbastanza stordita e confusa. Non credo che se la passi bene durante la sua importante trasformazione.
È un momento assai delicato, perché deve prendere confidenza con la sua nuova struttura, e non credo solo fisica.
Quindi, oggi è arrivata Dagaz, il carico c’è ma è più leggero, la confusione e i dubbi anche ma chi se ne frega, oggi si balla con le cicce in bella mostra, scoprendosi belle e sexy a prescindere, perché è qualcosa che viene da dentro.
Dagaz è l’orgasmo di chi si è lasciata andare, di chi ama il proprio corpo oltre la forma, è l’orgasmo della consapevolezza della propria bellezza.
Lo so, non è uno stato perpetuo, poi passa, si torna a piangere, si torna a preoccuparsi, a sentirsi inadeguata, e tutto il resto.
Ma oggi si balla, si ride e si celebra…
Buona celebrazione a tutte!
Enrica